Tappa 4 | In Vespa e libertà

Categories: Diario di viaggio

Tutto d’ un fiato

Conosco delle barche
Che restano nel porto per paura
Che le correnti le trascinino via con troppa violenza.
Conosco delle barche che arrugginiscono in porto
Per non aver mai rischiato una vela fuori.
Conosco delle barche che si dimenticano di partire
Hanno paura del mare a furia di invecchiare
E le onde non le hanno mai portate altrove,
il loro viaggio è finito ancora prima di iniziare.

Conosco delle barche
Che tornano sempre quando hanno navigato
Fino al loro ultimo giorno,
e sono pronte a spiegare le loro ali di giganti
perché hanno un cuore a misura d’oceano.

Venerdì sera, Massimo ha letto, sotto il Mandorlo della Speranza che cresce nel ricordo di suo padre Nino Caponnetto, questa poesia. Ha aperto le vele delle nostre navi e ci ha dato vento.
Noi e le nostre paure, , noi e la nostra parzialità, noi e la nostra pigrizia, noi e i nostri confini.
Nell’abbraccio e nell’incontro nasce la relazione con l’altro da te. Ed è li che si innesca la potenzialità rivoluzionaria del bene, della carità, della giustizia sociale.

Massimo ci ha fatto strada con Gianna. E da venerdì tutto d’ un fiato abbiamo fatto strada nell’abbraccio continuo con le bellissime persone che abbiamo incontrato.

La mossa l’ha fatta Claudio. Quella di portarsi avanti e fare strada di notte. Non era una idea condivisa. Ma la forza che stiamo esprimendo in questo viaggio è l’istantanea capacità di confliggere e comporre, scherzare e riflettere, poi guardarsi, andare.

Tutto d’un fiato la dorsale Appenninica da Castiglione Fiorentino a Popoli. Giusto 350 km in Vespa e libertà. Piero e Grazia ci hanno accolto al Romitorio con gli amici della Fim. Piero che ha fatto strada con noi da subito da quando è fiorita l’idea di Mi-Pa UniAmiamo l’Italia in Vespa e libertà.
Piero che è l’amico fraterno a cui ci si collega istantaneamente e si rimane in relazione al di là di ogni distanza. Piero che viaggia con Noi.

Piove ma noi si va. Sono quasi le 16.00. Ci aspettano gli amici di Popoli e da Amelia c’è strada fino a l’Aquila. Ma noi si va ormai a vele spiegate. E il collegamento con Occhio Picciotto… tutte le sere alle 18.00 su Radio 100 Passi lo facciamo da sotto la Casa delle Studente. Teniamo il ricordo e la sofferenza, teniamo il dolore, facciamogli spazio e diamogli aria tutti i giorni. Non si può disperdere la speranza di quei ragazzi, i loro sogni. Questo viaggio è anche per voi e voi siete parte del Noi.

L’arrivo a Popoli è davanti al Bar di Luca. Il mitico presidente del Vespa Club Popoli. Luca è persona che cura i dettagli. E il suo gruppo è uno spettacolo. Ci riceve Concenzio il Sindaco. E poi tutti insieme sotto la casa di Corradino D’Ascanio. E da lì storie di invenzioni, di un genio incredibilmente poco conosciuto e considerato.
Ma a cui si deve essere riconoscenti. Che questo viaggio in Vespa e libertà in cui molti Noi si stanno collegando non ci sarebbe stato. E’ una questione di dimensione aurea nel rapporto 1/618….
La passione comune per la Vespa va oltre. Permette di incontrarsi e riconoscersi. Di solidarizzare e di sostenersi. Che bell’abbraccio che abbiamo ricevuto dagli amici di Popoli. Ora si continua la strada con voi. Che Corradino d’Ascanio deve assolutamente essere conosciuta e riconosciuto grazie anche all’importante lavoro di studio e raccolta di materiali e la Mostra permanente che è stata creata appositamente dall’Amministrazione di Popoli.

Dalla pasticceria di Luca una Torta con il logo di Mi-Pa… e sono lacrime di felicità… Angelo ci propone una Genziana a casa sua ad un orario indefinito… il resto è solo delirio e risate …..

Annuzza, lo Zarra, il Bonji, scattano , girano, scrivono guidati dal Tom Tom della Pier. Un delirio nel delirio.
Un gruppo nel gruppo, Un Noi ad alto tasso di resistenza. Già solo per il ritmo e lavoro, la qualità, la bellezza e leggerezza con cui ci seguono sarebbero un caso di studio di disorganizzazione organizzata..

E tutto d’un fiato si parte per Città della Scienza. Federica svalvola e chiede attenzione. Sono le 9.30 siamo partiti da poco e ci aspettano a Bagnoli per le 12.00. e siamo ancora in provincia di Pescara.
Marcello si ferma con Claudio. Noi ci lanciamo verso Napoli….. e tutto d’un fiato in Vespa e libertà si va.. alle 12.45 l’abbraccio con Ettore, Davide, Serena, Enzo. Ma serve fermarsi. Serve fermarsi.

Ora si prende fiato e poi continuiamo tutto d’un fiato…

 

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