Tappa 1 – Radici, confini, orizzonti

  • 10:30

Partenza: Maslianico (Co)
Arrivo: Novi di Modena (MO)
km 250

Guarda diario di viaggio

Programma della giornata

ore 7.30
Maslianico (CO)
Ritrovo presso la dogana
Saluto del Sindaco di Maslianico

ore  8.00
Como
Giardini a Lago. Monumento della Resistenza Europea.
Saluti del Sindaco di Como con la presenza dei Sindaci di Maslianico e Gironico, del Prefetto, del Questore di Como, del Vescovo. Aderiscono Coordinamento Comasco per la Pace e Coordinamento di Libera Como Anpi sezione di Como, scuole e studenti porteranno di-segni di-sogni di libertà che viaggeranno con noi
I ragazzi dell’Enaip prepareranno la colazione.
Aroma Polti offrirà il caffè.

ore 10.30
Milano
Giardini di Falcone, Via Benedetto Marcello
L’albero della speranza. La scossa del cambiamento.
Riflessioni prima della partenza con:

  • Nando dalla Chiesa Presidente onorario di Libera e presidente del Comitato antimafia di Milano
  • David Gentili Presidente della commissione consiliare antimafia di Milano
  • Davide Salluzzo per Libera Lombardia
  • Salvatore Borsellino, attivista fondatore del comitato 19 luglio ’92
  • Rosa Tallarita Coordinamento dei familiari delle vittime della Lombardia
  • Pietro de Luca Preside del Marignoni Polo per il Coordinamento delle scuole
  • Giuseppe Teri per Libera formazione scuole e Coordinamento delle scuole
  • Carovana Internazionale Antimafia Lombardia
  • Rappresentanti del consiglio di zona 1 e zona 3

I ragazzi di stampo antimafioso rappresentanze del Liceo Volta, del Virgilio, del Molinari, del Marignoni Polo da cui riceveremo DI-SEGNI DI-SOGNI DI LIBERTA’ (leggi la lettera scritta ai ragazzi)che porteremo nel baule dei desideri fino a Palermo. Liberare le idee per una Liberaterra dalla Mafie.
Altre scuole stanno aderendo così come molteplici associazioni.

ore 13.00
Lodi
Ritrovo a Piazza San Lorenzo dove nel 2003, in occasione della Carovana Antimafia è stato piantato un ulivo.
Incontro con rinfresco Equo e Solidale.
Incontro con Associazioni e cittadinanza.
Hanno aderito Cisl, Arci Acli Lodi, gruppo dei Giovani Democratici del lodigiano e il Coordinamento Legalità Lodigiano.

ore 16.30
Suzzara (MN)
Incontro con Vespa Club Mantova

ore 17.00
Novi di Modena (MO)
Arrivo dai ragazzi del Campo Angelina

ore 18.00
Novi di Modena (MO)
Ad alto tasso di resistenza
Presso CIRCOLO ARCI TAVERNA
Via Bigi Veles, 4 – Novi di Modena (MO)
Guarda il programma della serata

Radici, confini, orizzonti | Anteprima: Como-Milano

Como e la sua provincia. Città di frontiera. Di attraversamenti. Di contaminazioni.

E’ un territorio meraviglioso , caleidoscopico e contradditorio, come tutta l’Italia. Como, per molti aspetti esprime aperture e chiusure, eccellenze e degrado, ricchezze e povertà, solidarietà ed egoismi. Como ossimoro geografico, sociale, culturale e economico ha potenzialità incredibili, spesso soffocate da un eccessivo provincialismo e da un decadente pessimismo.

Ci siamo nati. Ci viviamo. La amiamo. Crediamo che la bellezza offerta da un paesaggio unico al mondo sia insufficiente a rappresentare l’identità di questo territorio nelle sue trasformazioni.

A Como nel 1983 è stato inaugurato dal Presidente della Repubblica Sandro Pertini il Monumento alla Resistenza Europea. Fu una scelta politica consapevole e determinata.  Una grande intuizione per molti aspetti non attuata.

Noi ci riconosciamo in quella scelta che rappresenta: un esercizio di una Memoria viva e attuale, dentro un percorso comune in dimensione Europea. Aperto alle diversità etnico culturali e confessionali. Che si ispira ai valori fondamentali  del vivere nella pace e nella democrazia:  libertà, eguaglianza, fratellanza.

Ecco  il motivo per cui il nostro viaggio si colloca tra il 25 aprile e il 1 maggio 2013.

Il coinvolgimento di Istituzioni, associazioni e società civile rappresenta per noi premessa fondamentale perché questo viaggio possa generare, alla sua conclusione, nuove ripartenze e nuovi incontri nel territorio. Grazie ai molti che speriamo vorranno essere con noi il 24 APRILE 2013 a darci il Via. Dove e come  non è ancora deciso. Ma c’è tempo.

L’albero della speranza. La scossa del cambiamento. | Milano-Novi di Modena

Partiremo da via Benedetto Marcello a Milano. Perché, li come a Palermo, vicino alla casa del giudice Falcone il FICUS MAGNOLIA è una lapide in perenne evoluzione, mai uguale, dove pensieri scritti su foglietti, cartoncini e pezzi di stoffa cascano e sono spazzati via dal vento estivo come le larghe foglie dell’albero o si scoloriscono e si accartocciano colpiti dalla pioggia. Poi rinascono, portati ogni giorno negli anni che passano, da nuovi bambini e anche da quelli che ora, venti anni dopo, sono diventati adulti.

Nei fogli volanti la storia, la nostra storia e il nostro futuro.  Di questi 20 anni per noi che ne abbiamo 40 oggi e nel comune impegno di milioni di persone che vivono in solidarietà nel segno della speranza.

Raccontiamole queste storie. Portiamole. Seminiamole. Liberiamole al vento perché dai semi della libertà nascono, con fatica, sempre frutti meravigliosi.

La prima tappa si concluderà nelle terre scosse  dal terremoto. La catastrofe è rivolgimento, distruzione, dolore e sofferenza.  Quando c’è un’emergenza tutti sono spinti dalla solidarietà. Siamo un grande popolo. Molto generoso. E male amministrato.  L’Italia  è un territorio ad alto rischio sismico e idro geologico.  Eppure lo sviluppo edificatorio incontrollato, gli abusi di tutti i tipi, la poca o nulla cultura della prevenzione,   da Nord a Sud, non hanno mai avuto freno.  E’ evidente che ciò è avvenuto ed avviene a causa dell’intreccio perverso generato dai malaffari, dalla corruzione, dall’illegalità e dal profitto. Recentemente Roberto Alfonso, procuratore capo di Bologna, ha dichiarato: «L’esperienza insegna che laddove arrivano soldi pubblici le organizzazioni mafiose tentano di accaparrarsene una fetta. Lanciare l’allarme è necessario per mettere in guardia». Dei sei miliardi previsti per sanare le ferite, ben due e mezzo sono destinati alle abitazioni, tra restauri, demolizioni e condomini da realizzare: il business ideale per la schiera di piccole e medie imprese controllate dalla criminalità organizzata che da oltre un decennio ha delocalizzato i propri investimenti in queste ricche provincie. Qui i padrini di ‘ndrangheta, Cosa nostra e camorra hanno affidato ai loro uomini di fiducia ditte che non temono la concorrenza. Giancarlo Muzzarelli, assessore regionale alle Attività Produttive e all’edilizia, ha dichiarato: «Le imprese sospette sono già sul territorio. Ci sono arrivate all’orecchio voci di episodi di caporalato e interessamento per piccoli lavori da aziende improvvisate» .

Noi leggiamo nella reazione e dignità del popolo emiliano motivo di speranza.  Abbiamo bisogno di incontrare, vedere e conoscere. E ci piacerà farlo con associazioni con cui stiamo aprendo i contatti. Per capire come creare relazioni e collaborazioni che vadano al di là della logica emergenziale.  Noi cerchiamo Maratoneti a passo lento del cambiamento irreversibile.  Del fiume che scorre noi siamo seduti sulla sponda della legalità.